Le Iene contro i videogiochi

Started by BrunoB, 28 April 2014, 12:44:48

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BrunoB


VE

Serve un sommelier della merda per definirli correttamente.

coccolotto

Sinceramente,  dopo qualche giorno che non gioco mi sento un po in astinenza, ma magari sono strano io

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sickk

Quote from: BrunoB on 28 April 2014, 12:44:48


È di qualche giorno fa, ma l'ho vista solo adesso, sono davvero la merda della merda:
http://www.iene.mediaset.it/puntate/2014/04/23/toffa-i-videogiochi-creano-dipendenza-_8520.shtml

Non sono uno psicologo ma mi sembra lecito dire che ogni cosa se affontanta e vissuta come una fissazione, diventi una dipenza. Può essere leggere, giocare ai videogiochi, vedere i film, mangiare, sentire la musica o qualsiasi altra cosa compreso il giardinaggio o la televisione. Quindi è un po' troppo comodo puntare il dito sui videogiochi semplicemente perchè per la massa i videogiochi sono qualcosa di "cattivo", sbagliando ovviamente.

Per quanto riguarda i videogiochi, forse quello che genera questa pseudo dipendenza è la sensazione, del giocatore di essere una persona vincente cosa che magari nella realtà non è. Nei videogiochi è facile vincere, ottenere delle gratificazioni (nè è un esempio la gamification), essere "il più forte". Inoltre subentra anche il fatto che i videogiochi sono "comodi" per distaccarsi dai problemi della realtà. E quindi se una persona non è felice nella realtà, per i motivi detti precedentemente, magari nei videogiochi trova qualcosa di appagante.

Ma come detto, qui il problema non sono i videogiochi, ma le persone.

Le slot machine non creano dipendenza in sè e per sè: è la persona, "debole mentalmente" in quel momento per infiniti motivi, che si crea la sua dipendenza. Per me è una questione mentale, non dell'oggetto della dipendenza (tranne il caso in cui subentrano dipendenze "chimiche" come per la nicotina).  E' un po' come accusare i coltelli di uccidere le persone; il coltello è solo un mezzo. Il problema parte dalla persona che usa il coltello.

La stessa droga (o l'alcolismo), che è la dipendenza per eccellenza, non è il problema ma il problema è il perchè ci sono persone che ne abusano. E, a parte gli hippie, chi nè fa un uso eccessivo, è perchè ha difficoltà di natura diversa che lì porta ad estraniarsi dalla realtà nel modo più semplice che conoscono. Poi ovvio...subentra anche la dipendenza fisica...ma prima di arrivare a quello stadio il passo è lungo.

Forse è semplicista come ragionamento, ma non credo neanche tanto distante dalla realtà.

BrunoB

a dire il vero molti giochi sono fatti apposta per indurre dipendenza, specialmente le slot machine, ma anche i giochi social alla farmville, sono tutti basati su meccanismi di stimoli e ricompense che in psicologia si conoscono da decenni:
http://it.wikipedia.org/wiki/Condizionamento_operante

Jonathan Blow in un'intervista (https://www.youtube.com/watch?v=HTumujaqEe8) disse che entro certi limiti tutti i videogiochi "manipolano" il giocatore usando dei "trucchi" psicologici, la differenza sta nell'entità della manipolazione e nel suo scopo, che nel caso delle slot ad esempio è esplicitamente quello di creare una dipendenza il più forte e duratura possibile

il problema del servizio delle iene è che come al solito affrontano l'argomento in maniera banale e scandalistica, facendo tutto un calderone che mette insieme le sclerate dei bimbiminkia su youtube, pac-man e street fighter ii, i dipendenti da mmo, j-ax che gioca a call of duty con una tv a 10 metri più in alto di dove dovrebbe stare, e anche una spruzzatina (davanti e da dietro) di gioco d'azzardo patologico

fermo restando che secondo me tutti i "pazienti" che si vedono nel servizio sono comparse rubate a forum, li vedo tutti troppo curati e in forma per essere davvero gente con problemi patologici

fredrock

Le iene sono anche quelli che hanno fatto i servizi a favore di Stamina e della dietologa che cura il cancro facendo mangiare la frutta

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sickk

Quote from: BrunoB on 28 April 2014, 17:26:49
a dire il vero molti giochi sono fatti apposta per indurre dipendenza, specialmente le slot machine, ma anche i giochi social alla farmville, sono tutti basati su meccanismi di stimoli e ricompense che in psicologia si conoscono da decenni:
http://it.wikipedia.org/wiki/Condizionamento_operante

Jonathan Blow in un'intervista (https://www.youtube.com/watch?v=HTumujaqEe8) disse che entro certi limiti tutti i videogiochi "manipolano" il giocatore usando dei "trucchi" psicologici, la differenza sta nell'entità della manipolazione e nel suo scopo, che nel caso delle slot ad esempio è esplicitamente quello di creare una dipendenza il più forte e duratura possibile

il problema del servizio delle iene è che come al solito affrontano l'argomento in maniera banale e scandalistica, facendo tutto un calderone che mette insieme le sclerate dei bimbiminkia su youtube, pac-man e street fighter ii, i dipendenti da mmo, j-ax che gioca a call of duty con una tv a 10 metri più in alto di dove dovrebbe stare, e anche una spruzzatina (davanti e da dietro) di gioco d'azzardo patologico

fermo restando che secondo me tutti i "pazienti" che si vedono nel servizio sono comparse rubate a forum, li vedo tutti troppo curati e in forma per essere davvero gente con problemi patologici

si si ovvio. Che ci siano dei trucchetti psicologici ok. Ma il problema nasce quando la dipendenza diventa patologica. Anche nella pubblicità ci sono elementi che ti spingono a comprare una cosa piuttosto che un'altra....ma la normalità finisce nel momento in cui la persona non condiziona in modo radicale la propria vita su un elemento. Se succede evidentemente il problema è nella persona che si fa condizionare fino alla morte...non nell'elemento di dipendenza in sé

Nerone

dare attenzione alle iene è davvero male

blallo

L'unico mezzo discorso intelligente l'ha fatto j ax, e questo dice tutto sulla qualità della puntata.
Per non parlare poi di lei che va in una di queste comunità per drogati di vg, e per "mimetizzarsi" si traveste da camionista hahaha

BrunoB

tra l'altro ho visto la pagina facebook di lei e da quanto ho capito è attiva nella lotta al gioco d'azzardo, che IMHO è cosa buona e giusta, il problema è stato appunto di fare tutto un mischione

Quote from: sickk on 28 April 2014, 19:35:23
si si ovvio. Che ci siano dei trucchetti psicologici ok. Ma il problema nasce quando la dipendenza diventa patologica. Anche nella pubblicità ci sono elementi che ti spingono a comprare una cosa piuttosto che un'altra....ma la normalità finisce nel momento in cui la persona non condiziona in modo radicale la propria vita su un elemento. Se succede evidentemente il problema è nella persona che si fa condizionare fino alla morte...non nell'elemento di dipendenza in sé

certo, ovviamente il problema nasce quando la dipendenza diventa patologica, però quello che volevo sottolineare è che certe tipologie di giochi questa dipendenza cercano di creartela in maniera attiva e insistente, e si incentrano completamente su quello

che ci siano persone più o meno predisposte ok, ma non facciamo l'errore contrario di addossare tutte le responsabilità alle persone e di "assolvere" completamente i vg, perché certe tipologie di vg (ripeto, principalmente i casual, e sicuramente le macchinette, se possono definirsi ancora vg) sono a tutti gli effetti ingegnerizzati per essere delle droghe

sickk

Quote from: BrunoB on 29 April 2014, 09:34:50
tra l'altro ho visto la pagina facebook di lei e da quanto ho capito è attiva nella lotta al gioco d'azzardo, che IMHO è cosa buona e giusta, il problema è stato appunto di fare tutto un mischione

Quote from: sickk on 28 April 2014, 19:35:23
si si ovvio. Che ci siano dei trucchetti psicologici ok. Ma il problema nasce quando la dipendenza diventa patologica. Anche nella pubblicità ci sono elementi che ti spingono a comprare una cosa piuttosto che un'altra....ma la normalità finisce nel momento in cui la persona non condiziona in modo radicale la propria vita su un elemento. Se succede evidentemente il problema è nella persona che si fa condizionare fino alla morte...non nell'elemento di dipendenza in sé

certo, ovviamente il problema nasce quando la dipendenza diventa patologica, però quello che volevo sottolineare è che certe tipologie di giochi questa dipendenza cercano di creartela in maniera attiva e insistente, e si incentrano completamente su quello

che ci siano persone più o meno predisposte ok, ma non facciamo l'errore contrario di addossare tutte le responsabilità alle persone e di "assolvere" completamente i vg, perché certe tipologie di vg (ripeto, principalmente i casual, e sicuramente le macchinette, se possono definirsi ancora vg) sono a tutti gli effetti ingegnerizzati per essere delle droghe

Sicuramente alcuni tipi di videogiochi cercano di indurre alla dipendenza, specialmente quelli dove il produttore guadagna se tu ci giochi. E sicuramente non è "colpa" delle persone. Parlo di una predisposizione, come hai detto te, delle persone che in un determinato momento della vita, per i motivi più disparati, possono subire o meno l'influenza di qualcosa che potrebbe portare dipendenza.
Comunque più o meno diciamo la stessa cosa.

fredrock

#11
Un esempio lampante è Candy crush , che tra grafica colorata e suoni accattivanti sembra proprio una slot machine. Qui la differenza grossa è che se entri proprio nella droga male che vada ci spendi 20 euro per le vite, e quelli che lo fanno sono il 3% come dimostrato più volte dalle statistiche. I videopoker e simili invece sono molto più efficaci, con meno contenuto e pagamenti più alti, e lì la gente che si brucia Tutti i risparmi e arriva a indebitarsi è tantissima. Un mio amico che lavorava in un bar mi ha raccontato che la notte c'era gente che si faceva chiudere dentro per continuare a giocare.

Tantissimi mischiano cose diverse con i videogiochi semplicemente per attaccarli: i videogiochi possono creare apatia e distacco sociale ok, ma non sono cose pericolose, se vogliamo proprio dire allora gli stadi e le tifoserie alimentano l'eccitazione e i comportamenti violenti, di cui la cronaca è piena, (per non parlare di tutta la gente che si rovina a forza di scommesse) ma non ho visto mai nessun servizio o nessuno studioso che studiasse bene il fenomeno o che osasse dire "il calcio è pericoloso non facciamoci giocare i nostri figli".
I videogiochi sono bersaglio facile perché i fruitori sono stati sempre molto giovani e non esiste una lobby forte che possa esercitare potere mediatico tradizionale...

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BrunoB

Quote from: fredrock on 29 April 2014, 11:52:05
Un esempio lampante è Candy crush , che tra grafica colorata e suoni accattivanti sembra proprio una slot machine. Qui la differenza grossa è che se entri proprio nella droga male che vada ci spendi 20 euro per le vite, e quelli che lo fanno sono il 3% come dimostrato più volte dalle statistiche. I videopoker e simili invece sono molto più efficaci, con meno contenuto e pagamenti più alti, e lì la gente che si brucia Tutti i risparmi e arriva a indebitarsi è tantissima. Un mio amico che lavorava in un bar mi ha raccontato che la notte c'era gente che si faceva chiudere dentro per continuare a giocare.

In realtà ho letto che c'è gente che spende anche più delle 20 euro, del resto questi sistemi si reggono con un 5% di utenti che paga anche per il restante 95% (e certe stime parlano anche di rapporti peggiori, tipo 3 a 97), chi sta messo peggio arriva a spendere anche centinaia di euro per cappellini e minchiatine varie: la distanza con le macchinette in certi casi è estremamente sottile.

Quote from: fredrock on 29 April 2014, 11:52:05
Tantissimi mischiano cose diverse con i videogiochi semplicemente per attaccarli: i videogiochi possono creare apatia e distacco sociale ok, ma non sono cose pericolose, se vogliamo proprio dire allora gli stadi e le tifoserie alimentano l'eccitazione e i comportamenti violenti, di cui la cronaca è piena, (per non parlare di tutta la gente che si rovina a forza di scommesse) ma non ho visto mai nessun servizio o nessuno studioso che studiasse bene il fenomeno o che osasse dire "il calcio è pericoloso non facciamoci giocare i nostri figli".
I videogiochi sono bersaglio facile perché i fruitori sono stati sempre molto giovani e non esiste una lobby forte che possa esercitare potere mediatico tradizionale...

infatti sarei curioso di vedere gli altri servizi della tipa, visto che come dicevo nella sua pagina fb sembra che si dedichi proprio al problema dei videopoker, solo che in quelli hanno le mani in pasta anche i poteri forti, compreso (se non ricordo male) lo stesso B.

sickk

Quote from: fredrock on 29 April 2014, 11:52:05
Un esempio lampante è Candy crush , che tra grafica colorata e suoni accattivanti sembra proprio una slot machine. Qui la differenza grossa è che se entri proprio nella droga male che vada ci spendi 20 euro per le vite, e quelli che lo fanno sono il 3% come dimostrato più volte dalle statistiche. I videopoker e simili invece sono molto più efficaci, con meno contenuto e pagamenti più alti, e lì la gente che si brucia Tutti i risparmi e arriva a indebitarsi è tantissima. Un mio amico che lavorava in un bar mi ha raccontato che la notte c'era gente che si faceva chiudere dentro per continuare a giocare.

Tantissimi mischiano cose diverse con i videogiochi semplicemente per attaccarli: i videogiochi possono creare apatia e distacco sociale ok, ma non sono cose pericolose, se vogliamo proprio dire allora gli stadi e le tifoserie alimentano l'eccitazione e i comportamenti violenti, di cui la cronaca è piena, (per non parlare di tutta la gente che si rovina a forza di scommesse) ma non ho visto mai nessun servizio o nessuno studioso che studiasse bene il fenomeno o che osasse dire "il calcio è pericoloso non facciamoci giocare i nostri figli".
I videogiochi sono bersaglio facile perché i fruitori sono stati sempre molto giovani e non esiste una lobby forte che possa esercitare potere mediatico tradizionale...

Via Tapatalk - Xperia P con AOSP

Guarda...sui videopoker/slot-machine c'è però un fattore in più che si differenzia dal videogioco. La partita dura pochissimo. E' questo fattore secondo me quello scatenante che fa perdere un sacco di soldi. Tu infili la monetina, premi un pulsante: fatto. Non c'è molto da fare. Almeno nel videogioco comunque, anche su quello più becero come candy crash saga, devi avere un'interazione ed un impegno maggiore che forse alla lunga stanca di più arginando i soldi spesi. Poi ovviamente ci sono i casi clinici.

Se non ricordo male giochi come Team Fortress guadagna vendendo cappellini.

fredrock

Quote from: BrunoB on 29 April 2014, 12:13:42
In realtà ho letto che c'è gente che spende anche più delle 20 euro, del resto questi sistemi si reggono con un 5% di utenti che paga anche per il restante 95% (e certe stime parlano anche di rapporti peggiori, tipo 3 a 97), chi sta messo peggio arriva a spendere anche centinaia di euro per cappellini e minchiatine varie: la distanza con le macchinette in certi casi è estremamente sottile.

Ok ma rimangono centinaia di euro per poche persone, nelle macchinette se ne perdono migliaia in poche ore e la percentuale di gente che ci si infogna è molto più alta del 5% dei freetoplay, insomma sono grandezze secondo me imparagonabili
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